GUANCIALE E MONTANARI HANNO INAUGURATO LA STAGIONE DI PROSA DEL FUSCO CON “L’UOMO PIU’ CRUDELE DEL MONDO”

di Silvana Giuliano

É stato Lino Guanciale ad inaugurare mercoledì 15 novembre la stagione teatrale del Fusco, organizzata dal Comune di Taranto in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. L’attore, conosciuto dal pubblico televisivo per aver interpretato il commissario Leonardo Cagliostro ne La porta rossa e il Commissario Ricciardi nell’omonima serie televisiva, (girata in gran parte a Taranto) ha portato sul palcoscenico “L’Uomo più crudele del mondo” su testo e regia di Davide Sacco. Suo compagno di scena Francesco Montanari diventato famoso per aver interpretato il “Libanese”, nella serie tv Romanzo criminale, ispirata al bestseller di Giancarlo De Cataldo La banda della Magliana.

L’Uomo più crudele del mondo è Paolo Veres, potente proprietario di una importante azienda che produce armi, interpretato da Lino Guanciale. La scena è una stanza spoglia di un capannone industriale abbandonato, in una località di cui non conosciamo il nome. Un tavolo, due poltroncine, una sedia e alcune grandi lampade basse arredano l’ambiente che risulta disadorno e buio. Sulla scrivania tre libri che sono sufficienti per comprendere il carattere di un uomo: la Bibbia, un classico di Dostoevskij e, infine, un libro illustrato per bambini.

Su una poltrona è seduto Paolo Veres, sulla sedia un giovane giornalista di una testata locale incaricato di intervistare il magnate. Il giornalista, interpretato da Francesco Montanari, è un personaggio tranquillo quasi impreparato ad intervistare un uomo potente. Improvvisamente, Veres da intervistato si trasforma in intervistatore e con domande sempre più incalzanti diventa il dominatore della scena riuscendo a far emergere la vera natura del giornalista. Veres gli chiede se sia felice della sua vita. Il giornalista risponde no, credo però come tutti.

Inaspettatamente, la storia ha una svolta narrativa sorprendente, il crudele Veres chiede al mite e pacifico giornalista di ucciderlo dietro un compenso di cinquanta milioni di euro. Il giornalista, dopo un iniziale ma falso tentennamento, gioca al rialzo e Veres raddoppia. Il giornalista dapprima tentenna poi accetta, con quei soldi si trasferirà in un’isoletta sconosciuta del Sudamerica dove potrà comprarsi di tutto e dove le donne si vendono per pochi euro. Lo spettacolo riserva altri colpi di scena, perché lo stesso giornalista, incalzato dalle accuse di Veres, ammette che molti suoi comportamenti erano discutibili, spesso disonesti, crudeli e immorali. Lo stesso Veres dichiara di essere a conoscenza di alcuni misfatti del giornalista. Fino alla fine gli spettatori sono incollati alla scene che diventano sempre più suggestive, nonostante gli attori recitino spesso con aggressività. Uno spettacolo di altissimo livello, condotto da due straordinari attori. Un successo attestato sia dagli applausi sia dalle espressioni dei volti del pubblico. Un’ottima partenza per la nuova stagione del Teatro comunale.

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