CALVINO E L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

di Nicola Russo

Organizzata dall’Associazione L’Obiettivo, si è tenuta nella sala dell’ex convento SS. Crocifisso a Taranto, la presentazione del libro, del professore  Trifone Gargano, “Calvino pop”, in occasione del centenario della nascita di Italo Calvino.

La professoressa Francesca Paola Simon, presidente dell’associazione, ha presentato Il professor Gargano, che ha insegnato  lettere presso l’Università degli studi di Bari, dottore in ricerca filologia, letteratura e tradizioni presso l’università di Foggia, oggi insegna letteratura presso il liceo Don Milani ad Acquaviva delle fonti e presso l’Università di Bari con l’insegnamento dello sport in letteratura, professore di Italiano presso l’università di Stentino in Polonia, collabora con l’Enciclopedia Treccani, autore di numerosi testi scolastici, e autore di numerose pubblicazioni,  ha pubblicato numerosi libri su scrittori come Alessandro  Manzoni, Dante Alighieri, Pier Paolo  Pasolini e altri, in questa occasione ci ha parlato di  Italo Calvino i suoi scritti e la sua modernità.

Il professore sorprende sempre durante le sue presentazioni perché riesce a scovare elementi sconosciuti anche a  studiosi di letteratura.

Il professore ci ha presentato un Calvino piuttosto inedito, non ciò che dicono tutti gli scrittori, ma ciò che gli altri non dicono o che non vanno a verificare.

Non tutti sanno per esempio che Calvino scrisse anche delle canzoni, con altri cantautori a Genova fondò un gruppo chiamato i “cantacronaca”, scrisse “dove vola il corvo” e “oltre il ponte” sono  canzoni drammaticamente attuali perché raccontano la paura per una guerra globale e nucleare, da allora non è cambiato nulla, Calvino fece anche lo scrittore sportivo, egli raccontò la partita che non ho visto, cioè sentendo la partita Italia Inghilterra dall’esterno senza entrare nello stadio.

Calvino fu un precursore dell’intelligenza artificiale, egli scrisse cinque pagine, poco conosciute, dal titolo “cibernetica e fantasmi” in cui diceva nel 1969, verrà un giorno una macchina che scriverà testi di senso, oggi quella macchina esiste si chiama chatgpt, ma egli disse, non disperate, non è un problema, a questa macchina esiste un antidoto e si chiama ..lettura.. per poter discernere e comprendere ciò che viene scritto e se non piace poterlo abbandonare.

 

 

 

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