IL 118 A RISCHIO COLLASSO PER GRAVE CARENZA DI PERSONALE

“Il servizio emergenza- urgenza del sistema 118, svolge un servizio indispensabile per la comunità garantendo una assistenza h. 24 e per 365 giorni l’anno al fine di garantire la gestione tempestiva delle patologie tempo dipendenti. A circa 8 mesi dall’avvio del processo di internalizzazione del SET 118 da parte della Sanitaservice, siamo costretti a registrare il rischio di implosione del servizio per la grave carenza di personale, aggravata della recrudescenza del covid e dal picco influenzale e dagli infortuni.

Rispetto al Business Plan approvato dalla Sanitaservice ed autorizzato in prima istanza dalla Regione Puglia, mancano 40 operatori e si attende da circa 8 mesi la pubblicazione del bando per l’assunzione delle unità mancanti”. Tutto ciò viene evidenziato dalla Segreteria Fials Taranto.

Ma vediamo che è successo negli ultimi giorni.

I titoli parlano chiaro: “Notte da incubo al Pronto soccorso del santissima Annunziata: dodici ambulanze in coda e niente Barelle”. È il consigliere regionale Renato Perrini che esce sulla stampa denunziando quanto successo e documentando quanto dichiarato con una serie di foto. È stato un “fine anno da dimenticare quello vissuto la sera, 30 dicembre, da pazienti e familiari al Pronto Soccorso del Santissima Annunziata di Taranto” ha detto Perrini e poi ha sottolineato che “alle 22.35 c’erano 12 ambulanze in coda e ferme, quattro con codice rosso con i pazienti a bordo perché non c’erano barelle disponibili!”.

Per il consigliere si è di fronte a “una situazione da terzo mondo, una sanità che i tarantini non meritano, ma neppure gli operatori sanitari che lavorano con dedizione e sacrifici. Medici, infermieri e oss sui quali pesa quotidianamente la mancata attenzione della Regione Puglia.”

La colpa della maggiore criticità sarebbero : Covid, influenza ed emergenze varie. A dicembre le chiamate al 118 sono aumentate del 15% rispetto a novembre. Il boom c’è stato soprattutto a Natale: dal 23 al 26 dicembre le richieste di soccorso sono cresciute del 40%, con punte di +80% in alcune aree del Paese. Lo ha riferito all’Adnkronos Salute Mario Balzanelli, presidente della Sis 118. In questo mese, “si è registrato un +55% di interventi per le sole patologie respiratorie”.

Secondo Balzanelli però, “il problema non è ampliare i pronto soccorso, ma dare a questa massa di pazienti luoghi dove le acuzie minori possono essere gestite al meglio, senza ingolfare e paralizzare i dipartimenti di emergenza – urgenza. In attesa che si definisca a livello nazionale l’impianto organizzativo previsto dalla nuova riforma del territorio, la soluzione è soltanto una: riattivare i Punti di primo intervento del 118, e potenziarli dove ci sono ancora, come in Puglia”.

“Il blocco delle assunzioni – ribadisce oggi il sindacato – e i tagli lineari disposti dalla Regione Puglia lo scorso anno, hanno investito anche la Sanitaservice e soprattutto il servizio di emergenza- urgenza del sistema 118 che non avrebbe dovuto essere interessato dalle procedure di ridimensionamento.

Purtroppo oggi ci ritroviamo con 40 operatori in meno rispetto al piano assunzionale e con operatori costretti a turni massacranti ormai allo stremo delle forze. Gli operatori, in alcuni casi, sono costretti a lavorare senza giorno di riposo pur di garantire il servizio”. Concludendo, la Fials Taranto chiede al Presidente Michele Emiliano e al Dipartimento salute regionale di rispettare i piani assunzionali, autorizzando ad horas la procedura di reclutamento dei 40 operatori mancanti.

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