CAPODOGLIO SPIAGGIATO ALLA BAIA D’ARGENTO DI LEPORANO

CiA

Il gigante del mare non ce l’ha fatta. Il giovane capodoglio, circa 8 – 10 metri di lunghezza, probabilmente era già morto o agonizzante quando è andato ad incagliarsi sugli scogli della Baia d’argento sulla litoranea orientale di Taranto. Lo dice anche la chiazza di sangue nel mare. Forse ferito dall’impatto con una nave, chissà. Sicuramente i pesci hanno iniziato a cibarsene.
Domattina, con la luce del giorno si cercherà di venire a capo delle cause della morte. È stata la Capitaneria di Porto di Taranto ad allertare la Asl a cui spetta il compito di provvedere ad una eventuale autopsia per chiarire che è successo mentre il comune di Leporano dovrà accollarsi una spesa di circa 15mila euro per rimuovere la carcassa che non può, peraltro, restare in mare.

Nonostante sia un evento davvero triste, è d’altra parte un segno che si stanno compiendo delle migrazioni e i nostri mari sono attraversati dai cetacei assecondando un importante equilibrio naturale.
Lo scorso 19 dicembre, durante l’ultima spedizione di ricerca del gruppo Jonian Dolphin Conservation, erano stati avvistati tre maestosi esemplari di capodoglio, uno spettacolo invernale singolare ed incredibile.

La Jdc così descrive l’incontro con questi cetacei: “La loro presenza è ormai consolidata negli anni, con un aumento degli avvistamenti registrato verso la fine dell’estate. Tuttavia, in questo periodo invernale, siamo riusciti ad avventurarci nel cuore del Golfo e l’incontro è stato stupefacente.

Tra i 3 capodogli avvistati, c’era sicuramente un giovane: un esemplare di dimensioni leggermente inferiori che nuotava costantemente accanto a uno degli individui più grandi e presentava una pinna caudale pulita (con l’età solitamente sviluppa diversi segni distintivi). Questo dato è di grande rilevanza scientifica, poiché indica molto probabilmente la presenza di femmine con i propri piccoli.

Le femmine di capodoglio sono solitamente più stanziali rispetto ai maschi e tendono a spostarsi su distanze più brevi. Tutte queste informazioni confermano sempre di più la loro residenza nel Golfo di Taranto, e l’avvistamento in questo periodo dell’anno suggerisce la loro presenza costante nelle nostre acque lungo tutte le stagioni!”.

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La foto è del gruppo Fb Anche questa è Taranto

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