di Cinzia Amorosino
Qualche tempo fa tante persone di passaggio dalla discesa Vasto a Taranto Vecchia, all’imbocco con via Garibaldi, si saranno chieste che cosa fosse stato trovato in un piccolo cantiere di scavo, rimasto aperto e studiato dagli archeologi per diversi giorni.
È un luogo dove esistevano edifici antichi abbattuti dal piccone mussoliniano per poi costruire degli edifici popolari alquanto bruttini, a dir la verità.
Abbiamo chiesto lumi alla dirigente della Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo Barbara Davidde che gentilmente ci ha spiegato:
“Si tratta di un angolo, conservato a livello delle fondazioni, di uno degli edifici del quartiere Turripenne, demolito negli anni ’30 con un intervento di risanamento voluto dal regime. Si tratta di un edificio non esattamente databile, ma in generale tutto il quartiere è stato realizzato a partire dal medioevo. Il contesto è pesantemente disturbato da due trincee per sottoservizi esistenti, ed è stato scavato per quanto possibile per garantire l’alloggiamento di due valvole per il gas, con delocalizzazione e necessarie per la messa in sicurezza dell’intera rete gas della città vecchia.”
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Foto di Mino Lo Re
