
di Mario Corrado
La stagione crocieristica 2025 si apre con l’arrivo della “Island Princess”, nave di classe Coral della Princess Cruises, impegnata in un giro del mondo con 51 tappe in 6 continenti. Al Molo San Cataldo sono sbarcati centinaia di passeggeri, in gran parte statunitensi, accolti con iniziative culturali e istituzionali.
Per l’intera stagione si prevedono circa 124.000 crocieristi, grazie a 35 scali di 7 compagnie diverse. Numeri che dimostrano il potenziale di Taranto, ma anche la necessità urgente di infrastrutture adeguate. Il porto continua infatti ad affidarsi a soluzioni provvisorie, mentre la struttura Falanto — costata svariati milioni (6,63 previsti inizialmente)— resta inutilizzata e inadatta come terminal passeggeri.
Da due anni si parla di un nuovo terminal crocieristico, ma senza risultati concreti. In altre città portuali si costruisce in meno tempo: Taranto non può più permettersi di restare indietro. La partecipazione al Seatrade Cruise Global di Miami dimostra la volontà di crescere nel settore, ma senza investimenti veri il rischio è di perdere competitività.

Oltre alle carenze portuali, anche la città deve fare la sua parte: servono miglioramenti evidenti nell’accoglienza urbana. Segnaletica turistica, trasporti, decoro, servizi e percorsi esperienziali sono ancora troppo carenti per offrire un’esperienza memorabile ai crocieristi. Una strategia integrata tra porto e città è ormai indispensabile per trasformare gli arrivi in valore reale per il territorio.

Foto dell’attracco della Island Princess fornite da AdSPMI – Porto di Taranto e Mimmo Di Todaro

