“Tramonto a Taranto tra Storia, Musica e Leggenda”. Questo il titolo di una bella passeggiata serale tra i suggestivi vicoli del centro storico di Taranto accompagnata dalla musica tradizionale tarantina, passi di Pizzica pizzica , storie, racconti, leggende tra le più singolari della Città di Taranto, per riscoprire insieme le nostre radici. Organizza l’associazione Tarantinidìon per sabato 18 giugno.
Partecipano:
Cinzia Pizzo – canto, castagnette e danza
Giù Di Meo – canto e chitarra
Antonello Cafagna – narrazione e chitarra
È previsto un contributo evento di € 10.00 a persona (escluso i bambini fino a 10 anni).
Lo spettacolo avrà luogo con il raggiungimento della soglia di 10 partecipanti.
L’appuntamento è alle ore 18:30 presso ” A Putéje – arte e – è cultura”, in Via Duomo 131, Taranto.
Alcune tra le storie che verranno raccontate nel corso dell’evento
IL CONVENTO DI SANT’ANTONIO E LE TRADIZIONI POPOLARI.
I francescani, dopo aver utilizzato il Convento di San Francesco in città vecchia, ebbero il privilegio di edificare un altro convento, ben più grande, grazie alla donazione di un terreno, sito nell’attuale via Viola, nei pressi dell’attuale Ospedale Militare, intitolandolo proprio a Sant’Antonio da Padova. Nel passato chi voleva dire di aver fatto un lungo cammino esclamava: “mi sono spinto fino a Sant’Antonio”.
Il convento di Sant’Antonio aveva una buona fama perché i frati insegnavano agli scolari filosofia, matematica e lettere. Le lezioni si tenevano all’alba perché i frati dopo scendevano in chiesa. All’ingresso del convento c’erano colonne ed un sepolcreto di un guerriero che per alcuni era Boemondo I.
Al convento di Sant’Antonio di venerdì, le donne del volgo peregrinavano scalze per cercare una grazia, facendo un voto ed intonando invocazioni.
INVOCAZIONE A SANT’ANTONIO
” SAND’ANDÒNIE MIJE BENÌGNE
DE PRIJÀRTE NÒ SO DIGNE.
TU CANUSCE LE MIE BISÒGNE…
TANDA CHIÀCCHIERE NO ‘NGE VONNE”.
Al di fuori del convento, era sita una nicchia votiva con una statua del Santo. Ora posta via Mignogna, adiacente il muro della villa comunale Peripato. Tale statua, veniva rimossa nell’ottava della ricorrenza della festa del Santo e veniva portata in processione da alcuni carcerati, a spalla, nelle strade vicine. I detenuti appositamente scortati da alcuni agenti di custodia, indossavano un vestito grigio a strisce che a quei tempi dovevano portare tutti i carcerati.
La processione si è svolta solo per pochi anni soltanto dopo la prima guerra mondiale.
IL PRODIGIO DEL PESCE
A detta della tradizione popolare tarantina, nel convento di San Francesco (ex caserma Rossarol) sito a Taranto Vecchia si verificò un miracolo.
Il convento era sede di una confraternita laica sotto il titolo di San Antonio da Padova, dov’era sita la statua miracolosa del santo.
Nel 1680 un giovane cavaliere della famiglia nobile Caragnano, devotissimi di questo santo, durante una gita in mare, perse un
anello molto prezioso. Vane furono le ricerche dei pescatori che si calarono sul fondale per ricercarlo, l’anello ormai era perso.
L’indomani il nobile si recò al convento come di consueto e dopo aver raccontato l’accaduto fu esortato dai frati ad invocare il santo di cui era devoto. Seguendo il consiglio il cavaliere fece officiare una messa e poiché i frati non vollero alcuna offerta, il Caragnano ordinò al suo servitore di comprare il miglior pesce alla Dogana, e di presentarlo ai frati a suo nome.
Il cuoco nel pulire la grossa orata rinvenne il prezioso anello che venne restituito al proprietario. Il prodigioso avvenimento si divulgò per tutta la città, e il popolo accorse a venerare il santo.
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SABATO 18 GIUGNO alle ore 18,30
“TRAMONTO A TARANTO tra Storia, Musica e Leggenda”
Una passeggiata serale tra i suggestivi VICOLI del centro storico di Taranto accompagnata dalla #MUSICATRADIZIONALETARANTINA, passi di #PIZZICA PIZZICA , STORIE, RACCONTI, LEGGENDE tra le più singolari della Città di Taranto, per riscoprire insieme le nostre radici.
NECESSARIA LA PRENOTAZIONE al numero 347 9146213, anche whatsapp




