di Silvana Giuliano
Dopo la vendemmia, il mondo del vino riparte da Verona, la capitale italiana del settore, con Vinitaly Special Edition, in programma dal 17 al 19 ottobre.
A questo importante incontro, sarà presente anche la principale Dop della Puglia: il Primitivo di Manduria, grazie al suo Consorzio di Tutela Quella di quest’anno, è un’edizione straordinaria e particolare (la prima e probabilmente l’unica nel mese di ottobre), perché la 53esima si è svolta nell’aprile del 2019, la prossima, la 54esima è in programma dal 10 al 13 aprile 2022.
A Verona arriveranno operatori da 35 nazioni, un numero importante considerato il lungo periodo di chiusura. Più di 400 le aziende che rappresenteranno tutta la produzione dell’Italia.
Il Primitivo di Manduria, forte di circa 5mila ettari di vigneti tra Taranto e Brindisi, si presenta al Vinitaly, come una delle più esportate e amate Dop italiane all’estero.
Quarantuno vini, uno per ognuna delle 41 aziende, potranno essere degustati a rotazione ogni giorno dagli operatori internazionali del settore.
Le aziende presenti, insieme al Consorzio Tutela, faranno conoscere ai visitatori i vini abbinandoli ai prodotti tipici del territorio. Un’esperienza unica con momenti imperdibili di approfondimento tecnico, culturale ed economico.
Ne abbiamo parlato con Novella Pastorelli, vicepresidente del Consorzio e consigliera di Amministrazione di Cantine due Palme, nonché responsabile dello stabilimento di Lizzano dove si conferisce il Primitivo.
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🍇 A pochi giorni dalla sua elezione, il Consorzio sarà presente al Vinitaly, cosa significa per il Consorzio parteciparvi e quali risultati si attende?
🍷Il Vinitaly è il salone internazionale più grande del mondo, ovvero la celebrazione del vino a tutto tondo e naturalmente la partecipazione del Consorzio di Tutela del Primitivo era doverosa. Scopo del Consorzio è la ricerca, in maniera socialmente responsabile, del bene comune, ovvero territorio e denominazioni geografiche di origine ad esso collegate. Investire su di esse significa investire sul futuro in una visione lungimirante. Ed è in quest’ottica che oggi, più di ieri, vi è la necessità di consolidare l’immagine della nostra dop; la sua conoscenza e le sue tradizioni rafforzando le iniziative di divulgazione e promozione nazionale ed internazionale. Parliamo di un vino, il Primitivo di Manduria doc, che si pone al vertice di una piramide dalla base sempre più vasta, quella qualitativa del vino italiano con tredicimila ettari di vigneto, il 15 % del totale regionale, 1,6 milioni di quintali d’uva, una produzione rivendicabile di 1,3 milioni di ettolitri pari a 170 milioni di bottiglie potenziali. Di tutta questa produzione, il Primitivo di Manduria doc rappresenta il 17% a volume e, certamente di più a valore, ponendo nel contempo le basi per una gestione sempre più qualitativa della produzione.
🍇 Questa di ottobre sarà un’edizione speciale, ma nello stesso tempo diversa dalle precedenti con un format interattivo, questo permetterà agli espositori di descrivere non solo i propri prodotti, ma anche i luoghi di origine, come intendete sviluppare questa nuova narrazione?
🍷Sono 41 le etichette presenti per 41 aziende. Insieme al mio staff di comunicazione, abbiamo deciso di suddividere le etichette nei tre giorni, così che tutte le nostre aziende possano farsi conoscere ed essere degustate a rotazione dagli operatori del settore internazionali, presso il nostro stand. Siamo pronti a far conoscere ai visitatori e ai compratori le nostre produzioni, abbinando la degustazione nei calici con prodotti tipici nell’ottica del wine&food. Ci trovate presso il Padiglione 4 – stand 7 – area F2.
🍇 Il Primitivo di Manduria è già conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, nell’ultimo anno, a causa della chiusura dei ristoranti, il consumo in che misura ne ha risentito (se ne ha risentito)?
🍷 Il comparto enologico italiano ha subito una profonda trasformazione nel 2020 a causa soprattutto delle chiusure dei ristoranti e delle enoteche. Così è stato, anche per il nostro Primitivo di Manduria. La pandemia ha, ulteriormente, messo in luce le problematiche strutturali e dimensionali di cui soffre il nostro sistema produttivo, con realtà che, in uno scenario di crisi dominato dall’incertezza, hanno sofferto per la ridotta diversificazione dei mercati e dei canali di vendita. Per necessità c’è stata un’accelerazione verso il commercio online ed alcune aziende hanno spostato la propria attività su quei canali distributivi, come la GDO, registrando un trend di significativa crescita durante la crisi pandemica.
🍇 Sono sempre più numerose le donne che operano nel settore vitivinicolo, cosa significa per Lei essere parte attiva del Consorzio?
🍷 Sono molto onorata di essere stata eletta alla carica di consigliera di amministrazione.
Ringrazio l’intero CDA per avermi, all’unanimità, conferito la carica di Vice Presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. È la prima volta, nella lunga storia del Consorzio, che ad una donna viene conferito un tale ruolo. Segno che è in atto un rinnovamento.
Ringrazio mio padre per avermi, fin da bambina, trasmesso l’amore per la terra e il mio Presidente Angelo Maci per aver creduto sempre in me. Sono un avvocato di professione e metterò a disposizione del Consorzio la mia professionalità in generale, ma soprattutto la mia conoscenza nel complesso campo del diritto vitivinicolo.
Ci aspettano ancora tantissime sfide, ce lo richiede il territorio in cui affondiamo le nostre radici che va tutelato e valorizzato in termini di paesaggio e di sostenibilità ambientale. Ce lo impone la competitività del mercato globale, che come abbiamo già sperimentato, premia l’eccellenza del nostro prodotto. I prossimi anni saranno uno stimolo appassionante per continuare l’attività di promozione e comunicazione della Denominazione sia in Italia che nel mondo, nell’ambito di manifestazioni ed eventi dedicati alla valorizzazione dei prodotti. Decisiva sarà anche la collaborazione con enti ed organismi pubblici e privati, al fine di favorire la promozione dell’enoturismo.

