NASCE IL PRIMO ALBERGO DIFFUSO DI TARANTO

Per chi non ama i soggiorni in hotel c’è una nuova forma di ospitalità che prende il nome di Albergo Diffuso. Le sue componenti sono dislocate in immobili diversi, che si trovano all’interno dello stesso nucleo urbano. L’aggettivo “diffuso”, denota dunque una struttura orizzontale e non verticale come quella degli alberghi tradizionali, che spesso assomigliano ai condomini.

Nasce a Taranto Palazzo Matà, il primo albergo diffuso della città realizzato grazie a fondi comunitari europei e l’importante sostegno della Banca di Taranto.
La struttura che sorge nella Città vecchia, affacciandosi sul waterfront del Mar Piccolo, sarà presentata nel corso di una conferenza stampa convocata per sabato 27 maggio alle 10.30.
Vi prenderanno parte:
Angelo Matacchiera, imprenditore e titolare di Palazzo Matà; Rinaldo Melucci, Sindaco e Presidente della Provincia di Taranto; Gianfranco Lopane, Assessore regionale al Turismo; Lelio Miro, Presidente della Banca di Taranto; Luciano Tona, Direttore di Bocuse d’or Italy Academy, ex direttore di Alma, la scuola internazionale di cucina italiana; Marco Pignocchi, amministratore di Hospitality Project, società leader nella consulenza tecnica e sviluppo di progetti relativi all’hotellerie; Andrea D’Angelo, consulente Hotel Management Teamwork.
A seguire è prevista una breve visita e benedizione della struttura da parte di Mons. Luigi Romanazzi, cui seguirà il taglio del nastro.
Palazzo Matà sorge in via Cariati, 68.

“L’Albergo Diffuso si rivolge ad una domanda interessata a soggiornare in un contesto urbano di pregio, a vivere a contatto con i residenti, più che con gli altri turisti e ad usufruire di normali servizi alberghieri, come la colazione in camera od il servizio ristorante. L’albergo diffuso si é rivelato particolarmente adatto per valorizzare borghi e paesi con centri storici di interesse artistico od architettonico, che in tal modo possono recuperare e valorizzare, vecchi edifici chiusi e non utilizzati ed al tempo stesso possono evitare di risolvere i problemi della ricettività turistica con nuove costruzioni.”
(G. Dall’Ara, Un pó casa ed un pó albergo, “I Viaggi di Repubblica”, 15 Maggio 2003)

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