di Piero Piliego
Il 1951 fu l’anno in cui l’interesse per la Milano Taranto, tornò ai fasti pre conflitto. “I migliori centauri italiani presenti alla sesta Milano – Taranto”, così titolava la Gazzetta del Mezzogiorno del 18 giugno del 1951. Saranno 159 i corridori iscritti e 16 quelli che nella classe 500 tenteranno di battere il record dell’indimenticabile Guido Leoni, scomparso poco più di un mese prima in un grave incidente in un’altra competizione motociclistica. Numerosa fu la partecipazione di motociclisti Tarantini nella classe 125.
Con la ripartenza nel 1950, dopo la pausa dovuta alla guerra, la competizione motociclistica segna un momento importante di grande entusiasmo. Il ritorno delle grandi case, anche se non in maniera ufficiale, e dei campioni del motociclismo italiano, riporta la Milano Taranto al grande successo.
L’importanza assunta dalla competizione è comprensibile anche dal contributo che le istituzioni davano alla stessa. Nella Gazzetta del Mezzogiorno dei giorni che precedevano la gara, si legge: “l’imponenza dei premi in denaro è stata completata dal premio importantissimo per il suo valore morale e tecnico concesso dal Presidente della Repubblica alla casa che avrà il maggior numero di macchine classificate, dai premi pure ambitissimi del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’Industria e del Commercio da assegnare rispettivamente: al corridore primo assoluto e alla casa costruttrice della macchina prima assoluta”.
Ma anche i privati davano il loro contributo al prestigio della competizione. Si legge sempre dalla Gazzetta del Mezzogiorno: “la dotazione dei premi Campari, offerti dalla ditta Davide Campari di Milano è stata così destinata: al primo classificato assoluto lire 250.000, al primo classificato con macchina Sport minor tempo lire 150.000, al primo classificato gruppo scooter lire 100.000”.
Alla competizione quell’anno, presero parte numerosi piloti Tarantini. Cardarelli, Ritelli, De Filippo, Di Somma Alberto, De Vitis Mario, Caroli, Iacovelli, Danza, Di Somma Giuseppe, Magno, Del Core e Altavilla. Nella classe 500 è presente invece il tarantino Polignano su Guzzi.
Sulla stampa locale si potevano leggere i ringraziamenti “ai solerti componenti del moto club locale, in primis il dinamico binomio costituito dal commissario sportivo delegato Mario De Introna [ricordiamo che è stato colui che ha inventato la Milano – Taranto] e dall’ avvocato Michele Loforese presidente del motoclub tarantino.
E a proposito di premi anche i tarantini hanno fatto la loro parte, tra cui “un’artistica coppa del comune di Taranto ed un quadro in argento, raffigurante un motociclista in corsa, messo in palio dal grande ufficiale Francesco Messinese titolare de La Sem, i locali dove la benemerita ditta Campari offrirà un ricevimento alla carovana della Milano -Taranto”.
L’edizione del 1951 della Milano Taranto sarà vinta da Bruno Francisci su Guzzi alla media di 98,747 km orari. Tra i numerosi ricchi premi in palio a Bruno Francisci sono toccati le coppe offerte dal Presidente del Consiglio dei Ministri, e quella del Comune di Taranto. Nonché quella intitolata alla memoria di Guido Leoni, oltre alla maglia azzurra istituita dal commissario sportivo Mario De introna.
Il 1952 confermò il grande successo della competizione. Il 12 giugno di quell’anno Taranto si preparava ad accogliere la Milano – Taranto. La Gazzetta del Mezzogiorno dell’epoca in un articolo intitolato: “Preparativi e festeggiamenti nella città Ionica”, scriveva: “Nei locali del Motoclub, questa sera è stata tenuta una riunione sotto la direzione del presidente Antonio Carelli allo scopo di rendere edotti circa l’attività esplicata dai dirigenti locali per allestire la fase finale della Milano – Taranto. Nel cordiale scambio di idee nel corso del quale ha preso anche la parola il direttore sportivo dello stesso Motoclub, Giuseppe Quarta abbiamo avuto occasione di apprendere interessanti particolari su quanto è stato compiuto per una migliore accoglienza dei partecipanti. L’arrivo dei primi concorrenti è previsto per le 14:30 sul rettilineo del Lungomare all’altezza del Palazzo del Governo.
Un ricco programma è stato poi fissato per il giorno successivo con la tradizionale gita al mare, il ricevimento al comune offerto dal sindaco e pranzo ufficiale allestito dagli organizzatori. Per quanto poi riguarda la parte puramente tecnica, notiamo che foltissimo si presenta il numero dei Centauri iscritti che saranno agli ordini dello starter allo scoccare della mezzanotte di dopodomani. Naturalmente nutrito è anche il lotto dei Tarantini che saranno il 14 a lanciarsi dalla metropoli lombarda nell’arduo tentativo di toccare le sponde dello Jonio. Si tratta dei seguenti atleti: Danza Alberto su Gilera 600 sidecar, Carrera Carlo sidecarista Del Core Pasquale su Guzzi 250, Magno Pietro su Guzzi 250, D’Alessandro Antonio su Guazzoni 150, Ritelli Giulio su MV 150, Caroli Giuseppe su MV 125, Cirací Giuseppe su Parilla 125, Di Somma Vincenzo Su Mondial 125, Dulcamare Antonio su Parilla 125, Miccoli Franco su MV 125, Biasi Mario su Guzzi 75, Carinaldi Oronzo su Guzzi 75.
Il 1952 fu anche l’anno di una polemica dovuta al fatto che qualcuno avrebbe voluto invertire il percorso, cosa che naturalmente incontrò molti contrasti e non fu mai realizzata.
Per la cronaca la settima edizione della Milano Taranto, quella del 1952, fu vinta nuovamente da Francisci Bruno su Guzzi 500 in un tempo di 12 ore 33 minuti e 13 secondi alla media di 112,317 km orari, prestazione ben più alta di quella che lo stesso Francisci aveva realizzato l’anno precedente.