di Cinzia Amorosino
“Si invitano tutti i cittadini di Taranto ad un incontro organizzato alle ore 10 sabato 15 mattina presso la spiaggia Porto Cupo, per assistere di persona a quello che sta accadendo sotto gli occhi inermi di chi sta portando avanti una lotta a tutela di ciò che è rimasto intatto del nostro martoriato territorio”. Così un avviso fatto circolare da residenti ma anche cittadini di Taranto che amano il proprio territorio e vorrebbero un ente locale che lo salvaguardasse e tutelasse dagli scempi.
C’è da dire che nessuno di loro vuole fermare le occasioni turistiche o di progresso ma far sì che i progetti vengano realizzati nei luoghi adatti e con modalità rispettose della natura.
Quella della pineta San Francesco degli Aranci (detta anche Blandamura) e relativa costa dove tante famiglie possono andare a passeggiare e a fare il bagno, e una storia travagliata da ben 30 anni! Un tratto di scogliera magico con pini di Aleppo e macchia mediterranea che pian piano ha subito diradamenti dovuti al fuoco e altro, dove però i proprietari non hanno mai ripristinato lo “stato dei luoghi” come, ci risulta, sia stato intimato dal Comune di Taranto, anzi un paio d’anni orsono fu realizzata una gettata di cemento con rete metallica per delimitare la proprietà della rara pineta.
Adesso le ruspe sono entrate in azione forti dell’ultima concessione rilasciata dall’amministrazione Melucci nel 2019 (data inizio lavori non rispettata, 25/09/2019) per costruire un porto turistico con almeno 240 posti barca!
La proprietà fa capo alla Itl Italconsult Costruzioni srl che dalle visure camerali risulta intestata agli eredi dell’ing. Fasano a cui si deve la progettazione come indicato dal cartello, cartello in cui mancherebbero delle indicazioni di legge, a dire dei legali consultati dai cittadini. Mancherebbero in base ad informazioni di circa una settimana fa, cioè ad inizio delle attività: l’importo dei lavori, l’importo per gli oneri della sicurezza, il direttore e l’assistente del direttore di cantiere, il responsabile per la sicurezza, la comunicazione di inizio dell’attività, la data termine lavori e quant’altro. Ci si chiede perché la Polizia Locale non sia intervenuta a sanzionare le irregolarità. Peraltro nella pineta, ci dicono i residenti “è situata da tempo una specie di casa su ruote, che ospita un guardiano giorno e notte che tiene dei cani lasciati spesso liberi di scorazzare lungo la costa e senza museruola. Non sappiamo se questa specie di roulotte sia in regola per la sosta e dove effettui lo scarico fognario”. Infine, alcuni cittadini che passeggiavano nei pressi del “cantiere” sono stati più volte “apostrofati di malo modo e minacciati”.
Diverse forze dell’ordine sono state chiamate ma le persone che chiedono con forza la tutela del territorio e dei loro diritti, pare non abbiano più avuto validi riscontri, “neppure da coloro che dovrebbero controllare le irregolarità/ illegalità segnalate ed intervenire”.
Per questo il Comitato spontaneo Pineta San Francesco degli Aranci chiede, tra l’altro, l’intervento del Commissario Prefettizio che al momento amministra il comune di Taranto.
Altri articoli precedenti di Punti di Vista press sull’argomento: