TARANTO CANCELLI SPARTA DALLE SUE ORIGINI. È SOLO TERRA DI CONQUISTA! L’ENNESIMA DIMOSTRAZIONE

di Cinzia Amorosino

Vero è che il buon San Cataldo è protettore dei forestieri ma, nella sua Taranto, sicuramente si sta esagerando, e da parecchio tempo ormai.
A ben leggere le cronache recenti, pare quasi che i tarantini siano un popolo solo di perdigiorno, tombaroli e, mi scusino coloro che esercitano un antico mestiere da valorizzare, “cozzaruli”, come ebbe a dire un certo magnate nordista poco tempo fa.
Peraltro, nessuno nega che ogni tanto si possa chiamare qualche super esperto da fuori, ma che fiancheggi le risorse umane e professionali tarantine, e soprattutto sia una personalità davvero competente nella materia e non scelto dal solito mazzo della corte dei miracoli e quindi mandato sulle rive joniche dal solito governatore “io so’ io e voi non siete un….!” (cit. Dal Marchese del Grillo).

Ci giunge in proposito un’altra nota, da parte del già consigliere regionale ed assessore, il tarantino Gianni Liviano che, tutto si può obiettare, ma è bravo a fare il “talent scout” individuando e facendo conoscere alla cottadinanza, i talenti da cui imparare e di cui dovremmo far tesoro.
“Quanto durerà ancora questa gestione del potere fine a se stessa, noncurante di ogni opportunità di bene comune, che Emiliano continua a mettere in campo?”, così chiede Liviano.

Infatti, Floriana Gallucci, neo indicata come commissario per la zona economica speciale interregionale jonica, grazie all’accordo tra il Ministero per il Sud e la Regione Puglia, è l’ennesimo tassello di quella variegata composizione di nomine e di incarichi che il presidente Emiliano fa, scegliendo persone a sé vicine, nella nostra città.

La dottoressa Gallucci, laureata in girisprudenza, ha 45 anni, vive a Bari, e ha svolto le funzioni di segretario comunale presso il Comune di Noicattaro, prima ancora era in organico al Comune di Rutigliano; ha ricoperto in questi anni (sempre su nomina del presidente Emiliano) i ruoli di membro del CdA di Acquedotto Pugliese, di sub commissario dell’Agenzia Regionale per la raccolta e lo smaltimento Rifiuti, di commissario Arca di Brindisi e poi di commissario Arca di Lecce.
Da non sottovalutare, poi, lo stretto rapporto della Gallucci con il governatore Emiliano che nel 2012, quando egli era sindaco di Bari, le affidò l’assessorato al Patrimonio. La Gallucci a meno di un anno dall’incarico assessorile fu costretta a rassegnare le dimissioni, esattamente nell’agosto del 2013, per incompatibilita’ della sua attività professionale alla luce della legge anticorruzione.

“È l’ennesima nomina – ribadisce Liviano – che il presidente Emiliano fa sul nostro territorio ignorando completamente le competenze locali, da padrone incontrastato, da regnante in un territorio dove in tanti, a partire dal sindaco uscente e dal partito democratico locale, si son rassegnati da tempo a ricoprire il ruolo di sudditi.
Il problema reale è che quello che Emiliano compone da sempre è un mosaico diffuso di postazione di potere assegnati in virtu’ di criteri di fedeltà e non di meriti, di sottomissione al capo, non di competenze”.

“Se ci fosse un po’ di dignità in questa nostra città qualcuno forse potrebbe dire che la Zes è un’occasione importantissima per il nostro territorio e che a governarla ci devono essere quelli bravi e non i fedelissimi.
Se ci fosse un po’ di dignità in questa città forse qualcuno direbbe che a Taranto qualcuno competente per governare la Zes esiste e che importare le figure apicali sempre da fuori non è dignitoso”.

Conclude Liviano: “Quando nella legge speciale per Taranto indicai la Zes, prima ancora che fosse introdotta dal decreto “Resto al Sud”, come elemento centrale per il futuro del nostro territorio, e quando nel 2017 da coordinatore del tavolo regionale per la Zes a Taranto, misi a rete nel gruppo di lavoro le migliori competenze possibili, sinceramente speravo che a governare la Zes jonica sarebbe stato nominata una figura apicale, non una persona scelta secondo il grado di fedeltà ad Emiliano”.

Ah, dimenticavamo! La dott.ssa Gallucci pare abbia in tasca la tessera del Partito democratico e, secondo la stampa locale, fosse anche vicina a Vitangelo Dattoli, il quale Dattoli (che in passato è stato anche direttore e commissario del Policlinico di Bari) è ora coinvolto in un’inchiesta su presunta turbativa di due appalti – elisoccorso ed elitrasporto – in favore della società Alidaunia. È stato infatti arrestato il 13 dicembre u.s., ricevendo parole di solidarietà di Lacarra, e ora rimesso in libertà. Ma questa è un’altra storia.

La scelta della Gallucci assume, peraltro, anche un significato strategico: questo “centrosinistra” è convinto di vincere ancora una volta le elezioni comunali a Taranto?

Nostro articolo precedente:
https://puntidivistapress.com/2022/01/01/bari-taranto-2-0/


Foto di Michele Emiliano con Floriana Gallucci tratta da “Pasquino triggianese”, dal cui blog sono tratte alcune notizie.

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