a cura di Cinzia Amorosino
È stata un’assemblea partecipata e piuttosto animata quella di stamane presso l’hotel Salina a Talsano (Taranto). Organizzata dalla Usb territoriale per i lavoratori dell’ex Ilva in Amministrazione Straordinaria, in cigs da diverso tempo. In tutto, la cassa integrazione straordinaria attualmente riguarda circa 1600 dipendenti ma l’azienda ne ha annunciati già altri 3500, nonostante si parli (ad esempio alcuni sindacati) della ripartenza di impianti con conseguente rientro, quindi, di lavoratori in cassa: due cose in aperta contraddizione, come fa rilevare l’organizzazione sindacale Usb.
La verità, anche sul piano industriale di Acciaierie d’Italia, sembra ben occultata. La confusione regna sovrana.
Il Coordinamento di fabbrica Usb chiede, da tempo, che “si apra un tavolo di discussione attorno ai moltissimi temi, e che si lavori nella direzione di un accordo di programma, tenendo dentro i vari punti che proprio l’Usb ha suggerito come fondamentali. Solo così si potrà davvero parlare di cambiamento e di prospettive”.
Va detto inoltre che da un momento, come quello attuale, caratterizzato da una grandissima crisi di liquidità, potrebbero derivare delle “conseguenze incontrollabili”.
Il prossimo passaggio per i lavoratori oggi in assemblea, sarà, mercoledi 2 marzo, un sit-in sotto la sede dell’Inps di Taranto e, in seguito, la protesta si sposterà a Bari presso la Regione.
Nelle immagini riprese in alcuni momenti dell’assemblea interviene il coordinatore di Usb Taranto Franco Rizzo